PRG // Caldonazzo TN // 2013 // Competition // SPECIAL MENTION // Riqualificazione del territorio prospiciente il lago di Caldonazzo
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Design Architects: Vito Marco Marinaccio, Chiara MA Bertoli, Claudio Maurina. Collaborators: Tomaso Bertoli, Cristiano Belloni, Andrea Revolti 
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IL PROGETTO

Fondato sulla precisa e meticolosa conoscenza del CONTESTO indagato dai diversi punti di vista disciplinari, radicato alla complessa e delicata struttura territoriale che caratterizza l’ambito di valorizzazione, il progetto ipotizza nuovi scenari entro cui strategicamente costruire articolate SINERGIE TERRITORIALI. Lavorando ad una scala geografico-territoriale individua gli elementi di elevata valenza paesaggistica ed ambientale e attorno a questi ridefinisce il quadro infrastrutturale con lo spostamento della SP 1 e la valorizzazione della stazione ferroviaria, mentre ricompone una fitta rete di percorsi ciclabili, pedonali ed escursionistici che innervano l’intero territorio agricolo e montano oltre che il bordo del lago. Ad una scala piu minuta il progetto indaga le componenti della struttura edificata, degli spazi aperti e della loro configurazione, degli usi dei suoli, delle essenze vegetali, dei materiali e operando in quegli spazi labili, dell’abbandono, del sottoutilizzo, dell’incolto, interviene sull’esistente recuperandolo a nuovi usi, tesse trame sottili che ricompongono le relazioni spaziali tra i diversi elementi emergenti, ricucendo i frammenti, risaldando ambiti recisi in un unico disegno.

Quindi una teoria di interventi puntuali, LAGO_PUNTURA, che aprono a soluzioni urbanistiche ed architettoniche attuabili localmente per fasi differenti nel tempo e che lavorano profondamente sulle risorse disponibili, senza prevedere nuove potenzialita edificatorie ma attivando un percorso virtuoso di riuso e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e il contenimento di consumo del territorio. Prioritaria è la costruzione del reticolo dei percorsi che connettono le diverse parti e la sinergia tra pubblico e privato nell’attivare le diverse azioni. Da un lato l’idea di un ‘albergo diffuso’ che possa, attraverso un’azione congiunta, riqualificare le strutture ricettive sottoutilizzate ma anche le residenze storiche o i masi che punteggiano il versante di Castagnè, dall’altro il potenziamento delle strutture di servizio con il centro nautico, kindergarten, deposito e noleggio biciclette nella struttura pubblica ai piedi del ‘Dos’ o il Lido con il progetto del biolago e del nuovo centro benessere.

E’ un TERRITORIO FRAGILE, dal punto di vista geologico e idrogeologico, e caratterizzato nelle porzioni di fondovalle da depositi derivanti dalla sovrapposizione di piu cicli di alluvionamento fluvioglaciale e postglaciale. L’area di S. Cristoforo è caratterizzata da depositi sciolti alluvionali e lacustri costituiti granulometricamente da alternanze di sabbie fini, sabbie limose e argillose con livelli prettamente argillosi e torbosi (lacustri) che raggiungono sicuramente profondita di alcune decine di metri dal p.c.. Tali depositi, sia per la loro natura granulometrica, sia per le loro caratteristiche deposizionali, evidenziano scadenti proprietà geotecniche che si possono ripercuotere sulla stabilità e integrità delle strutture antropiche. Le porzioni collinari e i versanti circostanti geologicamente sono caratterizzati da litotipi del basamento metamorfico pre-permiano. La natura litologica stessa dei substrati rocciosi metamorfici presenti in associazione con i variabili spessori d’alterazione e disgregazione superficiale (eluvium e colluvium) evidenziano un’intrinseca criticita nelle loro caratteristiche geotecniche e geomeccaniche confermate nelle estese aree instabili antiche e recenti presenti ad ovest. La struttura idrografica caratterizzata dalla presenza di innumerevoli rivoli che rigano il territorio e il considerevole fenomeno di escursione del livello dell’acqua del lago completano il quadro. Ma queste stesse CRITICITÀ, fragilità dei bordi, labilità dei confini tra la terra e l’acqua, tra la campagna ed il bosco vengono assunti nel progetto come potenzialità inusuali, le criticità diventano RISORSE. Infatti se la tutela idrogeologica del territorio passa necessariamente attraverso una maggior cura e pulizia del bosco, questa azione diventa il motore di un sistema di produzione di energia alternativa che porta notevoli ricadute sull’intero sistema riattivando interessanti dinamiche di sostenibilità ambientale. In modo analogo la labilita del confine tra l’acqua e la terra diviene spunto progettuale e il fenomeno critico dell’esondazione diviene fenomeno controllato che nella sua peculiarita entra a disegnare gli spazi del parco urbano. La proposta si adatta dunque all’orografia del luogo in un continuum di episodi capaci di offrire un’immagine di qualita in relazione al paesaggio, con differenti variabili in relazione all’uso, passeggiate, zone ludiche per bambini, zone relax, belvedere, aree sportive, ciclabili, secondo il criterio imprescindibile del rispetto del luogo e della valorizzazione delle ricchezze naturali con la necessaria sensibilita ambientale e architettonica.
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project // progetto



redevelopment of existing building // riqualificazione dell'esistente



caldonazzo's area // il contesto



existing fences and patterns // recinzioni e pavimentazioni esistenti



tree species // essenze arboree



schemes // schemi progettuali